101 omicidi commessi in Italia nel corso dell’anno 2000. La scelta di raccontarli in poche righe ciascuno. Una sequenza di gesti, figure minimali, dettagli, colti nell’attimo in cui si fanno estremi. Il ritratto allucinato e allo stesso tempo somigliante dell’Italia di oggi.
Un libro di storie «vere» che sono altrettante fiabe ammonitrici, un esercizio di stile al servizio della conoscenza di una realtà che pare ogni giorno più sfuggente, impazzita.
Questo libro contiene centouno storie, sono tutte storie vere, accadute in Italia nel corso dell’anno 2000. Molte di queste storie le avevo già scritte in un paio di libri, insieme a parecchie altre. Diversamente da lì, dove l’interesse era in prevalenza giornalistico, qui di ognuna ho operato la sintesi estrema, riducendola al racconto dei personaggi e del gesto di cui si rendono protagonisti, o di cui figureranno vittime. In questo modo, pur non allontanandosi da episodi di cronaca nera, Pallottole vaganti aspira a essere un testo di narrativa, realizzato attraverso la formula del microracconto. Per sottolineare questo aspetto, ho eliminato il cognome dei personaggi. Ho mantenuto invece l’età, perché a volte gli anni dicono di più di qualsiasi altro elemento.