Nelle sue pagine si sono alternati serial di indubbio impatto come Ken il guerriero e Patlabor, che in seguito si sono guadagnati testate autonome. Zero è inoltre stata la prima pubblicazione europea a pubblicare opere di Masamune Shirow e di Kia Asamia, due mangaka destinati a un successo planetario.
Progressivamente scalzata da Mangazine, rivista più ricca di redazionali, Zero subì un declino delle vendite. Si pensò allora a una decisa sterzata: formato più grande, pagine redazionali a colori, attenzione spiccata per le nuove produzioni di cinema di animazione e sguardi curiosi all'attualità giapponese. Il pubblico dei manga, al solito molto tradizionalista, non gradì e dopo solo sette mesi dalla trasformazione, la rivista chiuse definitivamente i battenti.